Le specializzazioni del Dott. Gioachino Lo Bianco
Artrosi del ginocchio
L’osteoartrosi o artrosi o, secondo la corrente terminologia anglofona, osteoartrite (osteoarthritis), è una malattia degenerativa che interessa le articolazioni.
È una delle cause più comuni di disturbi dolorosi, colpisce circa il 10% della popolazione adulta generale, e il 50% delle persone che hanno superato i 60 anni di età. Durante il manifestarsi di tale patologia nascono nuovo tessuto connettivo e nuovo osso attorno alla zona interessata. Generalmente sono più colpite le articolazioni più sottoposte a usura, soprattutto al carico del peso corporeo, come le ginocchia. L’articolazione interessata presenta caratteristiche alterazioni della cartilagine, con assottigliamento, fissurazione, formazione di osteofiti marginali e zone di osteosclerosi subcondrale nelle aree di carico. La membrana sinoviale si presenta iperemica e ipertrofica, la capsula è edematosa e fibrosclerotica.
Lesioni dei menischi
Le lesioni meniscali si possono classificare in due grandi gruppi:
Lesioni meniscali di origine traumatica: sono più frequenti tra i giovani e gli sportivi. In questi casi uno od entrambi i menischi subiscono delle lesioni in seguito ad una violenta sollecitazione che supera la massima resistenza del tessuto cartilagineo che li compone. Lesioni meniscali di origine degenerativa: il menisco si lesiona in seguito ad un movimento apparentemente banale come il sollevarsi rapidamente da una posizione accosciata. Tali lesioni insorgono a causa della degenerazione del tessuto meniscale che con il passare degli anni diventa più fragile e meno elastico.
Lesioni del legamento crociato anteriore
Il legamento crociato anteriore è uno dei quattro più importanti legamenti che costituiscono l’articolazione del ginocchio. È una struttura fibrosa, di forma allungata, collocata al centro del ginocchio, tesa fra tibia e femore. La sua funzione è quella di stabilizzare l’articolazione, in collaborazione con il legamento crociato posteriore, con il quale va a formare il pivot centrale dell’articolazione. In particolare, la sua funzione primaria è quella di impedire lo spostamento in avanti della tibia rispetto al femore. Il nome è indicativo del caratteristico incrocio di questi con il legamento crociato posteriore all’altezza delle loro intersezioni sulla tibia. A causa della sempre maggiore importanza rivestita dall’attività sportiva, lesioni a carico del legamento crociato anteriore sono sempre più frequenti. Nei soli Stati Uniti, si contano dai 75.000 ai 100.000 casi di lesioni all’anno, anche se alcune fonti giungono a stimare i casi in 150.000 all’anno. Una volta appurata la lesione del legamento, è necessaria una valutazione della stabilità dell’articolazione. Esistono due tipi di stabilità, quella attiva data dalla muscolatura dell’arto inferiore e dal controllo neuromuscolare della stessa e quella intrinseca, data appunto dall’integrità e dalle caratteristiche biochimiche e biomeccaniche del legamento stesso.
Artrosi dell'anca | Protesi dell'anca
L’artrosi dell’anca o coxartrosi è una patologia cronico-degenerativa dell’articolazione dell’anca dovuta a una progressiva alterazione della cartilagine articolare. A queste alterazioni si accompagna il dolore, la limitazione nel movimento e può essere compromessa la normale deambulazione. Si distinguono due forme di coxartrosi: una primitiva, comune nell’età avanzata nella quale non se ne riconosce la causa, e una secondaria, conseguente a varie patologie come le deformità articolari congenite (ad esempio la displasia dell’anca) o a patologie traumatiche, infettive, reumatiche, o vascolari come la necrosi asettica della testa del femore.
Trapianti di cartilagine
La cartilagine è un tessuto altamente specializzato che ricopre la superficie delle articolazioni. Essa ha la funzione di ammortizzare gli urti e migliorare il movimento. Una volta danneggiata la cartilagine non ha capacità rigenerative ma piuttosto ripara con formazione di un tessuto fibroso “cicatriziale” che presenta caratteristiche diverse da quello nativo. Questo è dovuto al fatto che le cellule della cartilagine non hanno la possibilità di riprodursi in vivo.
Si è visto però che le cellule cartilaginee prelevate dall’organismo e coltivate in laboratorio hanno la capacità di riprodursi (paradosso biologico). Ciò ha dato il via alle tecniche di trapianto della cartilagine. In sostanza si preleva del tessuto cartilagineo che viene coltivato, le cellule si riproducono e poi si reintroducono nell’organismo collocandole sulla lesione articolare con l’adozione di tecniche specifiche di cui le più recenti con l’uso di supporti tridimensionali (scaffolds). Il trapianto di cartilagine ha delle indicazioni limitate e non può essere adottato quale metodica elettiva nel trattamento delle lesioni artrosiche ma piuttosto di lesioni traumatiche della cartilagine.